Grazie alle sue capacità, ottiene dunque la cattedra di fisica all'Università di Kiel nel 1885, a soli ventotto anni. In seguito, dal 1889 al 1928 lavora all'Università di Berlino proseguendo l'attività didattica e di ricerca.
Planck diventa con l'andare del tempo uno dei fisici tedeschi più importanti. Nel 1900 studio e risolse il problema del corpo nero introducendo per primi l'idea che l'energia fosse scambiata in modo discreto e nel 1918 ricevette il premio Nobel.
In breve tempo, dunque, Planck divenne Segretario dell'Accademia Delle Scienze di Berlino e uno dei massimi esponenti ufficiali della scienza tedesca.
Benché effettivamente rivoluzionaria, la teoria era formulata su basi empiriche e matematiche. L'ipotesi di Planck venne abilmente sfruttata da Einstein che pose le base alla fisica quantistica.
La sua vita fu turbata dalla morte delle figlie Emma e Grete in giovane età (1916-1919) per malattia, e del figlio maggiore Karl nella battaglia di Verdun - e poi la morte del figlio Erwin, impiccato nel 1945 dai nazisti perché coinvolto nell'attentato di luglio contro Hitler.
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