Moto perpetuo di prima specie: una macchina che genera più energia di quella che consuma, violando il primo principio della termodinamica (conservazione dell'energia).
Moto perpetuo di seconda specie: una macchina capace di trasformare tutto il calore di una sorgente a temperatura costante in lavoro, senza dispersione, violando il secondo principio della termodinamica.
STORIA DELLA RICERCA DEL MOTO PERPETUO
La ricerca del moto perpetuo ha affascinato studiosi e inventori per secoli, diventando una vera e propria sfida intellettuale. Fin dal Medioevo, tecnici e filosofi naturali hanno cercato di costruire macchine capaci di muoversi indefinitamente senza bisogno di energia esterna.
Uno dei primi a studiare il problema fu Leonardo da Vinci, che progettò diversi dispositivi per il moto perpetuo, ma alla fine concluse che era impossibile realizzarlo. La sua intuizione anticipò di secoli le dimostrazioni della termodinamica moderna. Nel corso del tempo, molti altri hanno tentato di creare macchine a moto perpetuo, spesso basandosi su magneti o sistemi ad attrito nullo, ma senza successo2.
Oggi sappiamo che il moto perpetuo viola i principi fondamentali della fisica, in particolare il primo e il secondo principio della termodinamica. Tuttavia, la sua ricerca ha contribuito allo sviluppo di importanti concetti scientifici e tecnologici.