Ampere rifece l’esperimento di Oersted ponendo al posto dell’ago magnetico una spira percorsa da corrente e libera di muoversi sopra il conduttore rettilineo.
Osservò che in ogni caso al passaggio della corrente, la spira ruotava parallela al filo in modo che le correnti avevano sempre lo stesso verso.
All’origine del magnetismo vi sono le correnti. Quindi il magnete è formato da microscopiche spire tutte disposte perpendicolarmente all’asse N-S del magnete e percorse dalla corrente nello stesso verso.Internamente le correnti si annullano a due a due e il loro effetto è quello di un’unica spira che corre lungo la superficie esterna.
In questo modo si spiega l’esperimento di Oersted. L’ago si muove perché tutte le sue spire interne si orientano in modo che le correnti affacciate siano parallele e equiverse con quella che passa nel conduttore sottostante.
In questo modo si capisce come un pezzo di ferro si possa magnetizzare.
Normalmente le microspire presenti nella materia sono disposte in modo disordinato e la somma dei singoli campi magnetici generati è nulla.
In presenza di un campo magnetico esterno si orientano come in un magnete.
Si chiarisce anche il mistero dell’inseparabilità dei poli magnetici: infatti per quanto sottile sia la fetta di materiale magnetizzato essa sarà equivalente a più spire percorse da corrente. Un magnete è del tutto equivalente ad un solenoide.
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