1630: Il primo a capire che la luce aveva una velocità finita fu Galilei . Nel tentativo di dimostrarlo Galilei e un suo assistente si posero a qualche centinaio di metri di distanza l’uno dall’altro, di notte, recando ciascuno una lanterna, che veniva tenuta coperta.
Galilei in un certo istante scopriva la sua lanterna e lo stesso faceva il suo assistente non appena vedeva la luce. Galilei misurava il tempo che trascorreva tra l’istante in cui scopriva la sua lanterna e l’istante in cui vedeva la luce della lanterna dell’assistente.
Il metodo non poteva aver successo perché il tempo da misurare era dell’ordine di qualche milionesimo di secondo.
1676 RÖMER (astronomo olandese):
La misura avviene grazie alle osservazioni delle eclissi dei satelliti di Giove.
Per un osservatore posto su Giove il fenomeno avviene ogni periodo T di rivoluzione del satellite.
Per un osservatore posto sulla Terra , l’intervallo fra due eclissi è maggiore o minore di T a seconda che la Terra si stia allontanando o avvicinando rispetto a Giove.
Quando la Terra si sposta da A a B la luce deve percorrere in più un tratto pari al diametro dell’orbita terrestre.
Misurato il ritardo pari a 1500sec calcolò la velocità della luce c. Trovò circa 200mila Km/s.
video spiega l'esperimento di Romer
FIZEAU – FOUCAULT metà 1800:
Nell’apparecchio di Fizeau un raggio luminoso passa fra i denti di una ruota dentata che ruota con velocità angolare w, viene riflesso da uno specchio S posto a distanza l dalla ruota e torna indietro.
Basta quindi aumentare la velocità di rotazione fino a quando si vede sparire la luce proveniente dallo specchio.
In queste condizioni il tempo impiegato dalla luce per percorrere 2l è pari al tempo impiegato dalla ruota a percorrere un angolo tra due denti della ruota.
Posto:
risulta:
il calcolo risulto molto vicino alla velocità di 300mila Km/s
il video in inglese spiega gli esperimenti della misura della velocità della luce
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